Giorgio Presti “inizia” dal tricolore

Pieve di Soligo in festa e anche il Comitato Provinciale Acsi Treviso per la vittoria al Campionato Nazionale  strada 2022 del ciclista dell’ASD Spinacè.

 Conosciamo da vicino il nuovo campione categoria debuttanti.

Nome ?

« Giorgio Presti, classe 2004, ho iniziato a correre da giovanissimo con la Mosnighese per poi tralasciare il ciclismo e provare altri sport. La passione però è sempre rimasta e da esordiente primo anno ho ripreso questo bellissimo sport fino alla fine del secondo anno  allievo correndo con la Sprint Vidor la Vallata.  Al termine del 2020 anche a causa pandemia non ho continuato nella categoria juniores e ho scelto di intraprendere questa nuova avventura nel mondo amatoriale con l’ASD Spinacè guidata da Rino Zanchetta e family cogliendo già delle belle soddisfazioni. Frequento l’indirizzo CAT al Marco Casagrande di Pieve di Soligo (paese dove risiedo) e a settembre inizierò il mio ultimo anno di scuola superiore. Papà  Fabrizio è la persona che mi ha trasmesso la passione per questo sport essendo stato anche lui ciclista, come del resto quasi tutta la famiglia, mamma Luisella fa sempre il tifo alle corse ed è la mia più grande fans ».

Tra tutte le vittorie che hai ottenuto ce n’è una in particolare che non dimenticherai mai ?

« La vittoria che non dimenticherò mai è quella che ho ottenuto l’anno scorso a Meduna di Livenza con una fuga di oltre 40 chilometri, anzi pensandoci bene anche il tricolore di quest’anno non è male ☺»

E una sconfitta che ancora oggi ti “brucia” ?

« Una sconfitta se così si può definire è stata  non correre nella categoria Juniores ed aver partecipato  all’Internazionale di Solighetto, un sogno che avevo fin da piccolo»

 Cosa Ti spinge a tanti sacrifici ?

« E’ la passione che mi spinge a fare tutto ciò, il sabato sera rinuncio qualche volta ad uscire con gli amici perché  il giorno dopo voglio andare a correre, Il “problema” di questo sport è che ti tiene impegnato  quasi tutto l’anno, tuttavia in inverno mi riposo un pochino».

Anche tuo papà ha corso con i cicloamatori ed era un vincente, come lo Zio Omar tra l’altro, cosa Ti consigliano  ?

« Il papà e lo zio mi consigliano sempre di divertirmi poi il risultato è una cosa che viene in seguito. Mi dicono di prestare attenzione e di imparare dai miei “colleghi” perché la gestione della corsa tra i cicloamatori è diversa dalla categoria allievi, qui si va sempre a manetta ☺»

Ciclismo amatoriale, c’è qualcosa da cambiare secondo te?

« Va bene così, non c’è  lo stress imposto dai direttori sportivi come nelle categorie agonistiche, il cicloamatore gareggia per divertimento, è un peccato che molti giovani mollino completamente dopo le categorie giovanili  e non provino ad entrare in questo fantastico mondo »

Bravo Giorgio continua così.

Edi Tempestin

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