Negrisia – Un secolo fa erano i bachi da seta, oggi sono le biciclette a far battere il cuore di
un’intera comunità.
Cinquant’anni fa, nella zona delle Grave di Negrisia, la prima settimana di luglio profumava di
festa. I bambini, dopo aver venduto i bachi da seta di seconda scelta, le cosiddette “faloppe”,
spendevano le loro monete tra zucchero filato e giostre. Proprio in quell’atmosfera di sagra e
spensieratezza, tra amici e parenti, nascevano le prime corse in bicicletta: gare improvvisate,
semplici ma sentite, che avrebbero segnato l’inizio di una tradizione destinata a diventare un
simbolo.
Intorno al 1975, quelle sfide spontanee presero una forma più strutturata. Nacque così la Corsa delle
Faloppe, portata avanti con entusiasmo dagli amatori del paese. Nello stesso periodo vide la luce la
società ciclistica Polyglass, fondata dai fratelli Luigi e Romano Zanchetta. Fu l’inizio di un’epopea
sportiva e comunitaria. Anche quando la sagra nelle Grave si spense, la corsa resistette, alimentata
da una sana e accesa rivalità tra i rioni di Negrisia: le Grave, via Fossadelle, Calderba e altri ancora.
Il vincitore della gara riceve ancora oggi un titolo mitico: “l’Aquila delle Grave”, un soprannome
che evoca rispetto e ammirazione.
Negli anni, l’evento ha continuato a crescere. La partecipazione si è allargata, attirando anche atleti
da fuori regione. Il record di distanza spetta a Claudio Moschella, arrivato dalla Calabria per
prendere parte alla competizione, a testimonianza della sua notorietà ben oltre i confini locali.
Oggi, la Corsa delle Faloppe è riservata ai tesserati dell’associazione Fausto Coppi Polyglass, nata
dalla fusione nel 2000 tra le realtà sportive esistenti, e conta circa cento soci attivi. Il prossimo 13
luglio 2025, la manifestazione celebrerà il suo 50° anniversario con un programma ricco di
emozioni e riconoscimenti.
Tra gli ospiti attesi, anche una delegazione dagli Stati Uniti guidata da Natalino Zanchetta,
rappresentante Polyglass oltreoceano. Il momento istituzionale sarà affidato al saluto del sindaco
Paola Roma, seguito da un omaggio alle famiglie di Romano e Luigi Zanchetta, fondatori storici
della corsa, cui è dedicato il memorial. Per l’occasione verrà distribuita una maglietta
commemorativa ciclamino, colore scelto come simbolo della ricorrenza, destinata a ciclisti e
sostenitori.
Da tre anni, il titolo di “Aquila delle Grave” è detenuto da Sebastiano Scatà, giovane talento
siciliano residente a Salgareda. Ma l’attesa è ormai finita: tra pochi giorni, Negrisia scoprirà chi,
quest’anno, scriverà una nuova pagina nella leggendaria storia della Corsa delle Faloppe.
Edi Tempestin